giovedì 12 luglio 2012
CAOS TRASPORTI, RIPRENDE IL SERVIZIO
Cstp, autobus attivi e alt ai licenziamenti
Tregua fino ad ottobre ma è scontro tra i liquidatori
Determinante la fermezza del prefetto Pantalone
Fonte: Corriere Del Mezzogiorno > Salerno >
SALERNO — I bus del Cstp riprendono il servizio a partire da questa mattina. Salvo, ovviamente, quelli impossibilitati a lasciare i depositi perché bloccati dalla mancanza di pezzi di ricambio. È questo uno dei risultati, forse il più atteso dagli utenti rimasti appiedati per sei giorni, raggiunti al termine della riunione svoltasi ieri pomeriggio in Prefettura, un incontro durato oltre tre ore conclusosi con un accordo in sette punti finalizzato non solo a garantire la ripresa del servizio di trasporto pubblico, bloccato da venerdì scorso, ma anche ad assicurare l'operatività del Cstp fino al 31 ottobre. Entro quella data dovrebbe risolversi la vertenza amministrativa con la Regione Campania, dunque dovrebbe arrivare la quantificazione della cifra che da Palazzo Santa Lucia dovrà essere versata nelle casse dell'azienda di piazza Luciani a seguito della pronuncia del Consiglio di Stato. Per ottobre, poi, dovrebbe essere attivato il tavolo tecnico regionale per il trasporto su gomma, organo che potrebbe assegnare nuove risorse al Cstp. «Era fondamentale - dice Mario Santocchio, presidente della commissione dei liquidatori del Cstp - garantire che l'azienda restasse in gioco fino al mese di ottobre e siamo riusciti a raggiungere il risultato». Per assicurare l'attività dell'azienda fino alla fine di ottobre i due soci di maggioranza, Provincia e Comune di Salerno, si sono impegnati a costituire insieme agli altri enti consorziati un fondo di due milioni di euro da destinare al finanziamento del servizio. Fondo che non risolverà, però, tutti i problemi economici del Cstp: impossibile ad oggi garantire il regolare pagamento degli stipendi, anche se entro la prossima settimana dovrebbe essere pagato il salario di maggio. Tanto dalla Provincia quanto dal Comune di Salerno è arrivata, poi, la richiesta di sollecitare i comuni soci del Cstp in ritardo con i pagamenti a provvedere tempestivamente al versamento di quanto dovuto.
Dal vertice di ieri, mercoledì, è scaturito un impegno preciso anche sulla delicata questione dell'avvio della procedura di messa in libertà per i seicento dipendenti dell'azienda: i partecipanti all'incontro si sono impegnati a sospendere i licenziamenti fino al prossimo 31 ottobre. Posizione non condivisa dai due liquidatori Pizzo e Cicatiello che, proprio ieri mattina, hanno inviato una nuova nota al presidente Santocchio con cui lo stesso veniva invitato a "procedere senza ulteriori indugi" alla messa in libertà del personale, misura ancora non attuata "nonostante i ripetuti solleciti". La divergenza di posizioni in seno alla commissione dei liquidatori non è certo sanata dall'accordo raggiunto ieri in Prefettura, anche perché Pizzo e Cicatiello potrebbero far valere il proprio essere maggioranza ed imporre la propria decisione. A questo punto la soluzione non può che essere politica, ragion per cui in occasione della prossima assemblea dei soci, dovrebbe tenersi il 30 luglio dopo il rinvio di quella in calendario per martedì prossimo, uno dei due punti all'ordine del giorno sarà la richiesta di sospensione della procedura di licenziamento fino al 31 ottobre. In buona sostanza i soci del consorzio dovrebbero recepire e fare propria la determinazione raggiunta nel corso del vertice di ieri pomeriggio.
E questo per garantire all'azienda di poter continuare a svolgere il servizio di trasporto. «Sulla questione licenziamenti -ha detto l'assessore Cacsone- i liquidatori dovranno tenere presente che c'è un indirizzo ben preciso scaturito dall'incontro in Prefettura, tutti e tre insieme dovranno trovare la quadratura del cerchio». I sindacati, intanto, nelle prossime ore dovrebbero formalizzare la richiesta di dimissioni nei confronti di Pizzo e Cicatelli, giudicati non idonei a proseguire nel tentativo di salvataggio dell'azienda di piazza Luciani. Sempre nella giornata di ieri ulteriori novità sul fronte lavoro: è stata prorogata la cassa integrazione in deroga per 1.800 lavoratori della provincia di Salerno. A renderlo noto l'assessore provinciale al Lavoro Esposito. «Siamo riusciti a raggiungere un risultato molto importante - dice l'assessore Esposito- che consente a circa 3mila lavoratori della provincia di Salerno di percepire la cassa in deroga fino al prossimo mese di ottobre. E' la conferma del buon lavoro svolto dall'amministrazione Cirielli e della positiva capacità di coesione raggiunta nelle relazioni con le organizzazioni sindacali e con le parti imprenditoriali interessate».
Clemente Ultimo
12 luglio 2012
lunedì 9 luglio 2012
Cstp, lavoratori in piazza. Centro di Salerno bloccato
Da RedazionePubblicato: 9 luglio 2012
Postato in: Aperture TG
Terzo giorno senza autobus del Cstp per la provincia di Salerno ed in particolare per il capoluogo non servito da altre autolinee private, nonostante la denuncia dei lavoratori del Consorzio dell’attività illecita avviata da alcune compagnie prive di autorizzazioni al servizio urbano. Anche oggi i mezzi dell’azienda della mobilità sono rimasti nei depositi di Salerno-Fuorni, Altavilla, Pagani, Santa Maria di Castellabate, Cava de Tirreni e Vallo della Lucania, ufficialmente fuori servizio per problemi di manutenzione. “Avremmo voluto assicurare almeno i servizi minimi – spiega il sindacalista Arpino - L’azienda non ci ha consentito, però, di provvedere alla manutenzione prelevando i pezzi necessari da altri bus fermi nei depositi. Ormai siamo al tracollo. Vogliamo far capire ai cittadini che il servizio che stanno vedendo in strada in questi giorni con è quello consueto del Cstp. Per 100 anni abbiamo fatto viaggiare i salernitani e vogliamo continuare a farlo”. Questa mattina corteo dei lavoratori per le strade del centro di Salerno e traffico in tilt, da piazza Ferrovia a Piazza Luciani dove, nella sede del Consorzio, alle 11 e 30, si incontreranno sindacati, liquidatori ed i due principali enti proprietari, Provincia e Comune capoluogo. In quella occasione le rappresentanze dei lavoratori torneranno a chiedere all’amministrazione comunale di Salerno di ritirare l’avviso pubblico per le manifestazioni di interesse pubblicato nei giorni scorsi per individuare aziende eventualmente interessate ad esercitare il servizio urbano di trasporti pubblici nel caso di una sospensione improvvisa delle corse del Cstp. A motivare questa richiesta la volontà, espressa dai lavoratori del Consorzio di cercare di salvare tutti i dipendenti, oltre 600, e non solo il centinaio richiesto dal bando del Comune di Salerno limitato, ovviamente, soltanto al suo territorio. Contemporaneamente si chiederà di ritirare l’ordine del giorno dell’assemblea del 17 luglio relativa alla ricapitalizzazione che, allo stato attuale, gli enti proprietari non avrebbero intenzione di effettuare. Una eventuale bocciatura potrebbe rappresentare la fine del Cstp. Chiarezza, infine, sarà chiesta sulla questione della battaglia con la Regione Campania e sui 14 milioni di euro dovuti all’azienda della mobilità della salernitana, in seguito ad una decisione del Tribunale. Un iter giudiziario che dovrebbe concludersi soltanto ai primi di ottobre, salvo una eventuale transazione tra le parti. (090712)
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