
di Diletta Turco (fonte il Mattino.it)
Salerno. È una nuove scure quella che si abbatte sul trasporto
pubblico locale dell’intero territorio provinciale. Soprattutto per il
Cstp. Saranno operativi da subito, infatti, i tagli al servizio
extraurbano. Tagli direttamente consequenziali sia all’aumento dei
corrispettivi – deciso dalla Provincia, ma con la conferma della
totalità dei fondi destinati al settore – che all’adeguamento dell’Iva.
Tecnicismi a parte, tutte le aziende che effettuano trasporto su gomma
in provincia di Salerno avranno un taglio del 10 per cento.
La riorganizzazione, così come scritto a fine luglio in una nota di Palazzo Sant’Agostino, doveva iniziare già ai primi di settembre. Per essere un po’ più lieve. Sta di fatto che proprio il mancato adeguamento delle imprese del settore ha portato all’esecuzione immediata del provvedimento. Che avrà un mese di ritardo dall’applicazione originaria, e sarà, quindi, più doloroso. A soffrire maggiormente le aziende più grandi: Cstp e Sita Sud. Mentre quest’ultima ha, di fatto, già ammortizzato il taglio eliminando le corse aggiuntive, per il Cstp la situazione è più complessa. Da domenica prossima via tutti i collegamenti delle linee extraurbane, di competenza della Provincia. E saranno totalmente chiusi sia il deposito di Cava de’ Tirreni che quello di Pagani.
In pratica, da domenica, raggiungere il centro dalle zone limitrofe a Salerno, almeno a bordo del Cstp, sarà impossibile. Circoleranno, come trasporto urbano, soltanto la linea A e la B, in pratica le navette cittadine che portano fino al cimitero di Brignano e all’ospedale. Ma le conseguenze del taglio, di oltre 1,2 milioni di chilometri, equivalenti a circa due milioni di euro in meno di servizi da effettuare, si sentiranno anche durante la settimana, con la soppressione di alcune corse, in orari poco frequentati. Ne è esempio la linea 7 che porta all’università: da Salerno, in direzione Fisciano, non ci saranno più le corse dalle 19,30 in poi.
La riorganizzazione, così come scritto a fine luglio in una nota di Palazzo Sant’Agostino, doveva iniziare già ai primi di settembre. Per essere un po’ più lieve. Sta di fatto che proprio il mancato adeguamento delle imprese del settore ha portato all’esecuzione immediata del provvedimento. Che avrà un mese di ritardo dall’applicazione originaria, e sarà, quindi, più doloroso. A soffrire maggiormente le aziende più grandi: Cstp e Sita Sud. Mentre quest’ultima ha, di fatto, già ammortizzato il taglio eliminando le corse aggiuntive, per il Cstp la situazione è più complessa. Da domenica prossima via tutti i collegamenti delle linee extraurbane, di competenza della Provincia. E saranno totalmente chiusi sia il deposito di Cava de’ Tirreni che quello di Pagani.
In pratica, da domenica, raggiungere il centro dalle zone limitrofe a Salerno, almeno a bordo del Cstp, sarà impossibile. Circoleranno, come trasporto urbano, soltanto la linea A e la B, in pratica le navette cittadine che portano fino al cimitero di Brignano e all’ospedale. Ma le conseguenze del taglio, di oltre 1,2 milioni di chilometri, equivalenti a circa due milioni di euro in meno di servizi da effettuare, si sentiranno anche durante la settimana, con la soppressione di alcune corse, in orari poco frequentati. Ne è esempio la linea 7 che porta all’università: da Salerno, in direzione Fisciano, non ci saranno più le corse dalle 19,30 in poi.